AL NOSTRO SINDACO NON INTERESSA METTERE LE TELECAMERE NEL CIMITERO?
Alla nostra interrogazione di installare un sistema di video sorveglianza all’interno del Cimitero di San Lorenzo, per evitare il continuo ripetersi di atti di vandalismo e di furti da parte di sconosciuti ai danni delle tombe, abbiamo ricevuto una risposta che ci dispiace definire “disarmante”.
Nello specifico il Sindaco Parmeggiani, tramite il suo vice Luciano Russo, ci ha detto che l’Amministrazione Comunale “non è stata in grado di capire se da un punto di vista legale si possa o non si possa installare un impianto di video sorveglianza” al Cimitero. In particolare il problema sarebbe quello di non aver capito se la legge sul rispetto della privacy lo consenta. Non ci è però stato fornito nessun parere legale o richiamo a giurisprudenza prevalente in merito, a supporto di quanto affermato.
Ci preoccupa che un’Amministrazione Comunale non sia in grado di interpretare in modo univoco e chiaro una legge, avendo a disposizione tutti i mezzi giuridici e le risorse necessarie per poterlo fare. Viene il dubbio che non si siano dati tanto da fare perché, forse, le telecamere non le vogliono installare, non avendo sufficiente sensibilità nei confronti della frustrazione dei cittadini che sempre più frequentemente subiscono furti e danneggiamenti al cimitero.
Noi abbiamo effettuato le stesse ricerche che chiunque potrebbe effettuare online e digitando su Google “videosorveglianza cimitero comunale” abbiamo avuto come risultato molte pagine di collegamenti con siti di Comuni italiani che le telecamere al cimitero le hanno messe, con tanto di allegato scaricabile in merito al rispetto delle norme sulla privacy. Comuni come: Lucca, Prato, Mercato San Severino, Udine, Carmagnola e tanti altri le telecamere nei cimiteri sono riusciti a installarle.
Sono stati in grado di analizzare e agire nel rispetto delle leggi per raggiungere l’obiettivo, mentre a prima vista si potrebbe pensare che il nostro Comune non sia stato in grado o semplicemente non si sia interessato a sufficienza del problema. Hanno scritto nella risposta, che installare un impianto di video sorveglianza nel Cimitero “si è dimostrato particolarmente complesso ed oneroso”. Ora, sempre tenendo conto che tantissimi altri Comuni sono stati in grado di risolvere tutte queste presunte complessità e onerosità (forse perché più sensibili al problema?), anche in questo caso facendo qualche ricerca in rete sui più comuni siti di e-commerce abbiamo trovato impianti completi di unità di videoregistrazione e 4 telecamere a poche centinaia di euro, installabili da un comune elettrotecnico e controllabili anche da smartphone.
Ci hanno anche risposto che prevedono di indire un bando per assegnare il chiosco dei fiori , con la presenta certezza che il fioraio che si insedierà (anche se negli anni passati ci risulta che nessun fioraio si sia mai fatto avanti) poi effettuerà anche il servizio di sorveglianza. Noi pensiamo che il fiorista, se ci sarà, farà il fiorista e non il vigilante.
Ultima alternativa che hanno proposto è l’istituzione di un servizio di guardiania a spese dell’azienda che gestisce il Cimitero.
Ci chiediamo perché questa eventualità non sia mai stata presa in considerazione prima e la risposta più immediata che ci viene in mente è che un addetto fisso al servizio di sorveglianza avrebbe un costo ben superiore a quello di un impianto di video sorveglianza che attualmente si può reperire anche online a costi contenuti.
In ultimo, ma non meno importante: secondo l’Amministrazione, dentro al Cimitero, le telecamere non si possono mettere perché impedite dal rispetto della normativa sulla privacy, ma valutano di metterne una all’ingresso. Quindi all’interno del Cimitero vige una legge sulla privacy diversa da quella vige all’esterno?
Ci auguriamo che possano chiarire a tutti questa complessità normativa e che possano risolvere un problema davvero sentito in paese.