Al momento stai visualizzando Nuova raccolta porta a porta a Sasso Marconi: chi decide e chi subisce
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Sasso Marconi, 8 gennaio 2023 – Quando ci si rende conto di avere sbagliato e si può tornare indietro.

È iniziata la nuova raccolta differenziata porta a porta voluta dall’Amministrazione attuale (che, come è probabile, negherà affermando che simili scelte non dipendano in nessun modo dal loro volere).

Secondo noi un’Amministrazione e un Sindaco che accettano passivamente le scelte di altri (soprattutto su un tema così impattante per i cittadini come la raccolta rifiuti) e che lo ammettono candidamente non sono pronti a guidare un territorio. I cittadini che hanno scelto questa Amministrazione non si aspettavano che a decidere sui temi locali potessero essere i dirigenti di HERA o di ATERSIR.

Il rappresentante del Comune di Sasso Marconi, designato dal Sindaco, all’interno del Consiglio territoriale di Atersir ha votato a favore di tutte le decisioni che ATERSIR e HERA  hanno preso, quindi non ci si può “chiamare fuori” giustificandosi e dicendo che le scelte le fanno altri e a loro non resta che accettarle: questo è un atteggiamento non adeguato alla gestione di un Comune.

Facciamo l’esempio di una persona anziana, magari con le normali difficoltà motorie dell’età, che abita al secondo piano di un condominio senza ascensore (nel nostro comune ce ne sono tantissimi) o di una persona che necessita di assistenza e che prova, per motivi economici o di mantenimento della propria autosufficienza, a chiedere meno aiuti possibili. L’arzilla vecchietta dell’esempio, la domenica sera deve fare le due rampe di scale per portare giù il bidoncino dell’organico e poi risalire  in casa. Il lunedì mattina deve fare due rampe di scale per andare a ritirare il bidoncino dell’organico vuoto. Sempre  il lunedi sera deve fare due rampe di scale per portare giù il bidoncino dell’indifferenziata e rifare le scale per tornare poi su in casa ma il martedì mattina altre due rampe di scale per andare a ritirare il bidoncino dell’indifferenziata vuoto (e cercarlo tra le decine di bidoncini) e rifare due rampe di scale per tornare in casa. E così anche per la plastica, per la carta  e per il vetro negli altri giorni prestabiliti. 

Non sappiamo se contribuirà a salvaguardare l’ambiente (ma si potrebbe farlo ugualmente con il sistema adottato a Bologna o a Budrio), ma certamente avrà peggiorato e reso complessa la gestione del tempo e della salute della vecchietta dell’esempio e come lei di tante altre persone con fragilità o necessità di assistenza: rispetto a prima le discese e le risalite di scale sono quasi raddoppiate, la sera porti giù e la mattina riporti su!

Ci sono molte soluzioni intermedie che meglio si adattano a un territorio in base alla sua morfologia e alle sue caratteristiche, non bisogna aver paura di tornare indietro e attivare una soluzione più mirata e adatta a Sasso Marconi.

Dimmi – Lista Civica per Sasso Marconi chiede che il Comune, tramite i Servizi Sociali e, se disponibili, le Associazioni di Volontariato, si faccia carico di un servizio di sostegno alle persone fragili, anziane o sole, per aiutarle nelle incombenze della raccolta differenziata, per alleviare le difficoltà che il nuovo sistema porta a porta ha creato.

Anche le persone che vivono in appartamenti poco spaziosi (monolocali, bilocali) o senza balcone, con questo nuovo sistema si ritrovano la casa occupata da una serie di bidoni e sacchi che restringono il loro spazio vitale e probabilmente ne deprezzano anche il valore immobiliare. 

Noi come DIMMI chiediamo che a Sasso Marconi venga ripensato il sistema di raccolta, confrontato con realtà che hanno implementato soluzioni intermedie e reso più adatto al nostro territorio.

Come mai per cittadini di Sasso Marconi si è scelto di imporre questo metodo di raccolta e in altri comuni dove la raccolta è sempre gestita da HERA ci sono soluzioni diverse? HERA a seguito di gara di evidenza pubblica ha ottenuto la gestione anche in quei Comuni,  ma evidentemente a monte ci sono stati Amministratori pubblici  e Sindaci che hanno proposto, discusso e richiesto le loro necessità al gestore, mentre a Sasso si sono subite le scelte del gestore (Hera) senza immedesimarsi nelle persone che le avrebbero dovute rispettare. 

Riportiamo a titolo di esempio il Comune di Budrio dove sono presenti tutti i cassonetti di libero accesso (carta, plastica, organico e campana del vetro) ad eccezione dell’indifferenziata, sostituita da bidoncini personali: in questo modo si incentivano le persone a differenziare e si lascia loro l’unica incombenza dell’indifferenziata così da spingerli a differenziare sempre di più e meglio.