Sasso Marconi, 27 Aprile 2021 – L’area del Rio Gemese attende da tempo di essere bonificata, ma è ancora senza esito.
Numerose ordinanze di sgombero che non sono state portate a termine, emesse nei confronti di chi occupava l’area, hanno portato a una situazione di degrado e incuria sotto gli occhi di tutti.
La maggior parte dei manufatti non sono stati demoliti e tutta l’area, che mantiene una peculiarità ambientale e paesaggistica di particolare pregio, risulta occupata da materiali e rifiuti abbandonati che configurano una vera e propria discarica che costituisce un reato ambientale.
Non solo chi ha abbandonato il materiale ne è responsabile, ma anche chi non ha adottato i necessari provvedimenti che la legge prevede per la bonifica dell’area.
A quale ente compete la bonifica?
La competenza in materia di salvaguardia ambientale e paesaggistica e la repressione dei reati di abbandono di rifiuti sono in capo al Sindaco e all’Amministrazione comunale tramite i suoi organi di vigilanza secondo quanto stabilito dalle leggi regionali dell’Emilia-Romagna e dal “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” (D.Lgs. 42/2004).
Abbiamo presentato un’interpellanza al Sindaco per chiedere di provvedere al recupero ambientale e paesaggistico predisponendo l’eliminazione dei manufatti, dei depositi abusivi e la bonifica dell’area.
Inoltre, non meno importante, al fine di non gravare sul bilancio, abbiamo chiesto al Comune di attuare la bonifica utilizzando anche i fondi ATERSIR (Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti) che la Regione prevede per il recupero ambientale e paesaggistico così da riportare l’area al decoro che le compete affinché i cittadini possano tornare ad usufruirne correttamente e in sicurezza.