Al momento stai visualizzando La U.E. doveva decidere sul Price Cap: ha deciso di non decidere e le bollette aumenteranno ANCORA!
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Sasso Marconi – Ieri, 9 settembre, doveva tenersi la riunione a Bruxelles per decidere il tetto massimo al prezzo del gas, il cosiddetto “Price Cap” spesso invocato da Draghi. Hanno deciso di rinviare la decisione ad Ottobre lasciando quindi i cittadini europei in balia della speculazione e dell’aumento dei prezzi provocati dalla Borsa del Gas di Amsterdam, consentendo quindi all’Olanda di continuare a fare profitti enormi sugli aumenti speculativi del gas che in questa borsa viene trattato.

La conseguenza è che gli importi delle bollette che ci arriveranno potranno ancora aumentare.

Noi come Dimmi – Lista Civica per Sasso Marconi ribadiamo NUOVAMENTE la necessità, in attesa che in Europa prendano piena coscienza della situazione drammatica a cui stiamo andando incontro, di iniziare a cercare soluzioni anche a livello locale.

Pochi giorni fa avevamo sollecitato il socio azionista di maggioranza di Hera, il cosiddetto “Patto di Sindacato Pubblico” costituito dai Comuni dell’Emilia-Romagna con a capo il Comune di Bologna (comprendente anche il Comune di Sasso Marconi), dall’alto del 45,8% di azioni Hera detenute, di fare pressione nei confronti dei Consiglieri di Amministrazione della Multiutility HERA (anch’essi nominati dai Comuni azionisti) al fine di una gestione più etica nei confronti degli utenti e meno incentrata sui profitti.

Hera ha prodotto, oltre ai normali profitti, un extraprofitto di circa UN MILIARDO di Euro.
La tassa da pagare corrisponde al 25% dell’extraprofitto totale realizzato. Quindi Hera quando avrà pagato le due rate continuerà a tenere in tasca (oltre ai normali ricavi) anche il 75% dei ricavi realizzati con l’extragettito generato dall’aumento indiscriminato delle bollette (circa 750 milioni).

ATTENZIONE: risulta che Hera ha pagato la prima Rata delle due previste ma non ha escluso la possibilità di fare richiesta di rimborso all’Agenzia delle Entrate in quanto la norma scritta dal Governo sembra possa contenere profili di incostituzionalità.

Noi chiediamo NUOVAMENTE che i Sindaci dei Comuni che fanno parte del Patto di Sindacato Pubblico, anche tramite il Sindaco di Sasso Marconi, che detengono il 45,8% del capitale azionario di Hera, chiedano a Hera di procedere ad una redistribuzione ai propri utenti dei circa 750 Milioni di extraprofitti incassati, al fine di abbassare gli importi delle prossime bollette.

Ciò costituirebbe un importante calmieratore dei prezzi che potrebbe costringere anche le altre Società distributrici di gas, a loro volta ad abbassare i prezzi.

A livello informativo è utile sapere che i Dirigenti apicali di Hera percepiscono indennità elevate decise anche con il voto determinante dei Comuni: l’Amm.Delegato di Hera percepisce 1,3 Milioni di euro annui e il presidente di Hera 700.000 euro annui, non hanno problemi a pagare gli aumenti delle proprie bollette energetiche.

Dimmi – Lista Civica per Sasso Marconi ritiene eticamente non accettabile che una Società con la maggioranza relativa del capitale azionario in possesso dei Comuni prevalentemente dell’Emilia Romagna, abbia figure dirigenziali che percepiscano un compenso 40/45 volte superiore a quello di un operaio in un momento come questo in cui i lavoratori e le imprese fanno fatica a saldare le bollette energetiche esorbitanti che vengono recapitate.

Continueremo a segnalare l’importanza di queste azioni per contenere le spese e l’inverno a cui stiamo andando incontro.