Sasso Marconi, 2 settembre 2022 – Il problema del prossimo inverno non sarà soltanto avere o meno scorte di gas perché ai cittadini e alle imprese mancheranno i soldi per poterlo pagare. Riteniamo necessario prendere accordi ed allertare la Protezione Civile in collaborazione con le Associazioni di Volontariato locali per allestire punti di accoglienza e ricovero riscaldati.
Leggendo i giornali e i principali media italiani emerge il messaggio pressoché unanime che per affrontare la prossima stagione invernale il problema sarà avere gas a sufficienza paventando un possibile razionamento di quello disponibile. Anche l’attuale Ministro Cingolani tiene costantemente informati i media sulla percentuale di approvvigionamento, dicendo che “possiamo stare tranquilli” perché lo stoccaggio del gas nei depositi sta procedendo bene, tuttavia si preannuncia un possibile razionamento.
Nulla viene riportato invece per informare se siano state fatte stime di quante imprese chiuderanno perché non in grado di affrontare gli aumenti insostenibili delle bollette e, a livello nazionale, regionale e locale di quante famiglie non saranno in grado di potersi permettere di accendere il riscaldamento o quanti lo faranno in modo insufficiente per avere un livello di vita minimo sufficiente.
Noi pensiamo che quest’inverno il problema non sarà la disponibilità del gas, ma la capacità di reggere gli aumenti per persone e imprese (probabilmente di gas ce ne sarà a sufficienza per il semplice motivo che molte famiglie e imprese non lo consumeranno non potendo permettersi di utilizzarlo a sufficienza a causa del prezzo elevato)
L’aumento del costo dell’energia innesca di conseguenza un volano di aumenti su tutti i beni di largo consumo anche primari e sulle materie prime. Questo è l’inizio di un percorso (per il quale non si vede per ora una possibilità di inversione) che potrebbe portare i cittadini italiani nelle stesse condizioni di indigenza e di povertà che alcuni anni fa colpirono i cittadini greci.
Le istituzioni locali per affrontare questo problema non possono fare molto, ma sicuramente devono fare qualcosa per accogliere i cittadini e le famiglie (potrebbero non essere in pochi) che rischiano di non poter scaldare sufficientemente la propria abitazione.
Dimmi Lista Civica per Sasso Marconi chiede all’Amministrazione comunale e al Sindaco Parmeggiani di iniziare a predisporre con anticipo adeguato, in collaborazione con la Protezione Civile e con le Associazioni di Volontariato, dei locali idonei per poter accogliere in ambiente riscaldato e per un numero sufficiente di ore, una probabile quantità di cittadini in difficoltà che non avranno la possibilità di riscaldare le proprie abitazioni soprattutto nei periodi di temperature particolarmente rigide.
Riteniamo inoltre opportuno e urgente che il Comune di Sasso Marconi, in qualità di socio azionista, tramite il Sindaco pro-tempore si faccia promotore nei confronti degli altri comuni della provincia di Bologna (e di quelle limitrofe) anch’essi quasi tutti soci e azionisti di Hera come il Comune di Sasso Marconi, al fine di costituire un gruppo numeroso di soci azionisti per chiedere ad Hera di RIDURRE i propri altissimi profitti abbassando gli importi delle bollette luce e gas al fine di costituire un calmieratore dei prezzi dell’energia per cittadini e imprese.